Come gestire i costi del Notaio

Spesso si crede che il costo del notaio con riferimento a un acquisto di casa sia una parte rilevante nel computo totale delle spese da sostenere. Si tratta di una credenza che trova le sue motivazioni nel fatto che il notaio deve percepire anche le imposte dello Stato che afferiscono al trasferimento ed in genere usa dare il totale della spesa alla parte acquirente senza specificare partitamente i detti costi.

Dal 2006 con decreto-legge 223 e sono state abolite le tariffe minime e massime per i notai ed il calcolo della parcella del notaio è piuttosto complicato e dipende da molte variabili quali la città in cui opera, il livello di concorrenza, la fama, il numero dei clienti, il valore della casa, e specialmente la difficoltà della pratica perché nel fare l’istruttoria il notaio potrebbe facilmente (o meno) riscontrare la libertà del bene da pesi e ipoteche oppure faticare un bel po’ prima di capire se magari sull’area poi frazionata sulla quale è stato costruito l’immobile, gravava un’ipoteca di un precedente proprietario che si trascina ancora oggi.

Per dare comunque un’idea che possa servire a debellare il dubbio che già sicuramente si è affacciato alla mente del lettore (l’oste che dice che il suo vino è sempre buono) possiamo rifarci a un decreto del ministero della giustizia numero 140 del 2012 che con riferimento ai compensi professionali inerenti le spese notarili per acquisto di casa, indica i seguenti riferimenti: con un valore medio dell’immobile che si aggira intorno ai 15.000 euro (tra 5.000 e 25.000) la tariffa del notaio può essere intorno al 7,66% con un aumento fino al 16% riducibile fino al 6%: quindi intorno ai € 1150 di media, elevabile o riducibile a seconda della difficoltà della pratica.

Man mano che crescono i valori dell’immobile non aumenta la percentuale ma anzi si riduce e quindi per un valore medio di € 262.500 (da euro 25.000 ad euro 500.000) si parla di un compenso intorno all’1,07%. In realtà la concorrenza ha fatto scendere questi compensi attestandoli ad una percentuale un po’ inferiore.

Mediamente per un immobile di basso valore il compenso del notaio può essere di circa € 1000 (immobile fino a € 50.000 di valore) e di circa € 1200 (per un immobile dai € 50.000 di valore fino ai € 150.000 di valore) per poi salire gradatamente a seconda del valore dell’immobile.

C’è da ricordare che ogni professionista si regola secondo quanto ritiene giusto chiedere e, si ripete,è molto importante considerare che a volte delle pratiche richiedono molto impegno e molto tempo per la loro definizione.

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